sabato 26 giugno 2010

Change happens everywhere

Embedo, via Catepol, un bel video sui repentini cambiamenti che Internet ha portato negli ultimissimi anni. Il filmato è in inglese e inizia con una serie di confronti che danno immediatamente l'idea di ciò che succede ora, nel presente (il passaggio da: i media analogici a quelli digitali, il comando e il controllo, alla comunicazione e alla collaborazione, la produzione di massa alla produzione tra pari, innovazioni chiuse a innovazioni aperte), e continua con una serie di numeri veramente impressionanti. Da vedere. Mi permetto, inoltre, di segnalare uno strumento utilissimo, soprattutto nell'ambito della didattica delle lingue straniere: Edocza. Il servizio dà la possibilità di rintracciare e scaricare documenti in vari formati e in numerose lingue. Infine, per portare un ulteriore contributo al tema già discusso qui sulla conoscenza come bene comune e sempre nell'ottica dei cambiamenti che l'evoluzione di Internet sta portando nel mondo, consiglio di leggere l'intervista a Wayne Mackintosh, fondatore di WikiEducator. Il tema è l'importanza delle licenze di tipo Creative Commons (CC) come vantaggio competitivo nel campo della formazione e dell'educazione nel mondo digitale, il cui principio motore dovrebbe essere: condividere la conoscenza gratuitamente. Secondo Wayne, le licenze CC sono "l'aria che il movimento Open Educational Resources (OER) respira. Sono il facilitatore legale per affrontare il complesso tema della proprietà intellettuale nel campo dell'educazione e della formazione, aiutandoci a spostarci da una cultura restrittiva a una libera e aperta". E' da rimarcare che uno degli obiettivi di WikiEducator è "sviluppare risorse digitali libere e gratuite da mettere a disposizione per supportare tutti i curricoli nazionali entro il 2015". In Nuova Zelanda sono già partiti con un'iniziativa sperimentale, chiedendo la collaborazione degli insegnanti per lo sviluppo e l'aggiornamento dei materiali, tramite il progetto OERNZ. Change happens now!


lunedì 21 giugno 2010

Web tools per la didattica e altri spunti

Segnalo un bel lavoro di Ana Maria Menezes, insegnante di EFL (English as a Foreign Language) in Brasile, dal titolo: Web tools applied to teaching. E' un breve compendio in cui l'autrice elenca una serie di strumenti web-based e di tipo free da utilizzare nella didattica, soprattutto delle lingue straniere. Ogni scheda è corredata da esempi, proposte operative in aula e fuori e skill linguistiche coinvolte. Premesso che sono un convinto sostenitore delle risorse a disposizione di chiunque e utilizzabili da qualunque postazione, in un'ottica di lifelong learning, il lavoro di Ana Maria mi sembra un'ottimo punto di partenza per quanti desiderino aprire le proprie prospettive e percorrere nuove strade per innovare la didattica.



Embedo, di seguito (sempre nell'ottica di: blog = anche raccolta di appunti personali), una bella e sintetica presentazione sul tema del PLE (Personal Learning Environment), sul quale a breve scriverò un post più articolato.


Infine, chiudo segnalando il post di Pier Cesare Rivoltella, Scuola del futuro?, contenente una serie di interessanti spunti di riflessione, a seguito di un progetto annuale sviluppato in alcune scuole. I filoni da lui individuati sono essenzialmente tre: mind the gaps (importanza di tenere conto delle distanze / differenze, per esempio quelle tra nativi digitali e docenti); considerare la complessità (quindi progettare bene i passaggi per inserire le tecnologie in aula in modo proficuo); frequentare i confini (abbandonare i punti di vista puri, ma, per esempio, iniziare a tener conto anche degli incroci e delle contaminazioni tra saperi).