venerdì 22 febbraio 2013

Deliri al capolinea

Le norme ci sono e vanno rispettate e, quindi, questo post, che segue quello sul "Mito del rutto libero", esce entro le 23:59 del 22/02/2013, prima del silenzio elettorale. E' stata una campagna per molti versi noiosa e come sempre urlata, con tutti ad accusarsi a vicenda, che mi ha lasciato in bocca il sapore amaro di un'ennesima occasione sprecata. Di solito, l'elettore, per vari motivi, tende a dimenticare cosa è successo nelle settimane precedenti, per concentrarsi solo sugli ultimi giorni. Non dovrebbe essere così, ma tant'è succede da sempre.

Questo post altro non è che un semplice riassunto dei "Delirium elettorali" (o pillole elettorali, se vi piace), anche per chi ne avesse perso qualcuno, che di volta in volta ho lasciato sul mio profilo Facebook, elencati così come sono stati scritti e corredati da qualche aggiustatina "discorsiva" e correzione di refusi e dalla data di pubblicazione. Una rassegna semi-seria delle amenità e degli atteggiamenti della nostra classe politica con un occhio alla sedia e un altro al piano B in caso di sconfitta. Se avrete voglia di leggerli, considerateli, quindi, una sorta di diario personale del sottoscritto per ripercorrere questi due mesi di campagna elettorale, ben sapendo che per conquistare gli scranni romani è lecita ogni strategia, anche contraddirsi e ri-contraddirsi, e che, in definitiva, 60 giorni sono tanti per ricordare nel dettaglio ciò che è successo.

Buon voto a tutti!
 
Delirium elettorale#1 (29/12/2012). Monti sale in politica e Berlusconi scende in campo. Io me ne resto a casa, magari in bagno, a leggere un buon libro per nutrire la mente. Candidatissimi, fatelo anche voi poiché "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". Affannati.
 
Delirium elettorale#2 (29/12/2012). Leggo di un "endorsement a Monti" da parte del Vaticano. Non conoscendo bene il senso della parola (mi vergogno a dirlo), ho pensato, sulle prime, a un qualche tipo di esame del retto. Poi con la traduzione ho capito. Effettivamente, scrivere "appoggio a Monti" avrebbe dato una sensazione anale più marcata. Forse "sostegno" andava meglio. Mattacchioni.
 
Delirium elettorale#3 (31/12/2012). Hogwarts, inizio torneo annuale di Quidditch: Grifondoro vs. Serpeverde. Berlusconi al fianco di Albus Silente dà il via alla manifestazione, minacciando inchieste contro Monti, Napolitano e spread. Dalle tribune partono decine di schiantesimi che lo mettono fuori combattimento fino ai primi di marzo. Drrriiiiiinnnnn: implacabie, suona la sveglia. Sogno.
 
Delirium elettorale#4 (02/01/2013). ADN Kronos. Berlusconi "Toglierò l'IMU". Da fonti vicine ad Arcore, pare che un solerte e fidato collaboratore del cavaliere lo abbia rassicurato che l'IMU altro non è che un indumento intimo femminile. Da ciò il suo accanimento. Viagra.
 
Delirium elettorale#5 (03/01/2013). Elezioni 2013: c'è l'agenda Monti, l'agenda Bersani-Vendola, l'agenda Grillo, l'agenda di Berlusconi (beh, in realtà quella contiene solo numeri di olgettine o aspiranti tali). A me serve un calendario da tavolo. Il mio voto a chi me ne procura uno. Anzi, se sono due, recupero anche il voto di mia moglie. Venghino, signori. Venghino! Baratto.
 
Delirium elettorale#6 (04/03/2013). Monti presenta il suo simbolo e la sua lista come se desse le condoglianze, Berlusconi farnetica su reati e par condicio, Bersani e Renzi gozzovigliano insieme, Casini e Fini si preparano a vendersi al miglior offerente, Montezemolo fa lo sciopero del caviale, Grillo continua a bagnare gli ascoltatori con ettolitri di saliva e, intanto, parte il nuovo redditometro. Scomparsi milioni di cetrioli dai fruttivendoli di tutta Italia alla ricerca di orifizi da occludere. Scommettiamo che saranno sempre i soliti? Così come i soliti noti la rifaranno franca? Vasellina.
 
Delirium elettorale#7 (05/01/2013). Avviso a tutti. Scoop del "Sole 24Ore". Uno dei tool del nuovo redditometro si chiama "Corpo sciolto checker". Sarà installato nelle fogne di tutta Italia e avrà il compito di valutare le attività intestinali delle famiglie: in base alla quantità verrà stabilito, tramite un complesso algoritmo elaborato da Google, il reddito familiare e le spese per l'alimentazione. Stitici e colitici dovranno produrre adeguato certificato medico per l'analisi dei dati. Sciacquoni.
 
Delirium elettorale#8 (06/01/2013). Stamattina alle 12 al gazebo del movimento di Grillo al Parco di Poggio Tre Galli c'erano tre persone: un oratore appassionato, un ascoltatore inebetito e un signore attento .... al telefonino. A me, comunque, l'unico che mi fa vibrare è il negozio di gastronomia "5 stelle" da cui mi servo e le sue ottime mozzarelle di Ruoti. Deserto.
 
Delirium elettorale#9 (11/01/2013). Concordo con Aldo Grasso, con un'aggiunta. Santoro e Travaglio hanno aspettato più di dieci anni, ma si sono fatti fregare dal caimano che li ha portati sul suo terreno di scontro preferito: la rissa da bar o se preferite l'atmosfera populistica di Uomini e donne o di Barbara d'Urso. Cartucce bagnate.
 
Delirium elettorale#10 (11/01/2013). Stride impietosamente la differenza tra l'insulso spettacolo di ieri sera (Berlusconi da Santoro) e l'enormità del talento di Mariangela Melato che abbiamo perso. Doppia tristezza.
 
Delirium elettorale#11 (11/01/2013). Moggi pare si voglia candidare con una lista collegata al PdL: allora calciopoli era tutto vero. Ha scelto il cuore dirà, già con i Berluscones corrotti e corruttori è proprio a casa sua. Resuscitato (aggiornamento: pare non si sia candidato, meno male).
 
Delirium elettorale#12 (14/01/2013). ANSA. Berlusconi: "Non vado nelle piazze. Ne va della mia incolumità". Notizia fondata secondo il SISDE. Pare che il direttivo del "M5T" (Movimento 5000 Tartaglia) abbia fornito i suoi membri di statuette del Duomo di Milano con guglie affilatissime per portare a termine il lavoro iniziato dal fondatore. Assediato.
 
Delirium elettorale#13 (15/01/2013). Di Pietro in TV mi fa molta tenerezza. Ha la faccia di chi, come si dice dalle mie parti, "ha fatt la fin d'i bott'amur". Grillo, dal canto suo, fa i dispettucci al "traditore" Favia, mostrando all'Italia la sua vera natura di leaderuccio tiranno stile presidente di uno stato africano, nonostante blateri di trasparenza e Internet (ve lo ricorsdate quando sfasciava i PC in pubblico, proprio su Sky, allora Tele+?). Mi verrebbe da dirgli: "Te la do io la democrazia". Ruzzoloni.
 
Delirium elettorale#14 (16/01/2013). Il pifferaio (berlusca) e il vampiro (Monti) si rimpallano IMU e redditometro, scaricandosi il barile della responsabilità. "Queste due tasse senza padri (orfane)" (cfr. "Corriere della Sera") rischiano di far diventare l'ortaggio (cetriolo) oltre che nodoso anche bollente. Gli orifizi dei contendenti attendono trepidanti. Tappabuchi.
 
Delirium elettorale#15 (16/01/2013). Suggerisco di assistere a una seduta del Consiglio Regionale della Basilicata, in presenza, in streaming o in differita, fa lo stesso, come allenamento preventivo per il cervello. Tra frizzi e lazzi, schiamazzi e sollazzi, battute ed espressioni dialettali, consonanti libertine e vocali bohémien, trionfa l'intercalare. Il più usato? "Diciamo" (attenzione a forzare la "D" nella pronuncia). Da far vedere nelle scuole per insegnare ai ragazzi a come non mortificare la nostra bella lingua italiana. Sfigati.
 
Delirium elettorale#16 (18/01/2013). Maroni: "Il 75% delle tasse al nord". Sommessamente, rispondo: "Il 75% dello stipendio dei barbari in verde seduti sugli scranni romani fatevelo pagare dai cittadini padani". Poi voglio vedere se alla cerimonia dell’ampolla vengono i gitaioli della domenica o contadini del varesotto o del bresciano armati di forconi per prendere Maroni &C. a calci nel sedere. Pistola.
 
Delirium elettorale#17 (19/01/2013). Anni fa, in un suo film, Moretti implorava D'Alema pressappoco così: "Dì qualcosa di sinistra". Modestamente mi permetto di suggerire a Bersani-Gargamella (il soprannome è di Grillo, l'unica cosa decente detta che, guarda caso, è una battuta da comico): "Ridi un pò di più, spogliati dell'atavico pessimismo degli intelletuali sinistroidi e cerca di trasmettere speranza per il futuro". Ah, quanto mi piacerebbe che dicesse qualcosa con la stessa forza evocativa di "Yes, we can". Musone.
 
Delirium elettorale#18 (20/01/2013). Grillo, tra un bercio, uno sputo e un vaffa, urla di voler eliminare i sindacati. In linea teorica sarei pure d'accordo, visto che, soprattutto nel pubblico, tendono a difendere interessi corporativi fino al privato. Ma vedo due problemi: 1. chi difende i lavoratori dagli emuli di Marchionne? 2. molti comandati, poveretti, saranno costretti a lavorare, tornando ai loro impieghi. Ducetto.
 
Delirium elettorale#19 (20/01/2013). Ma li avete visti i candidati del montato Monti alla convention di Bergamo? Sembrano usciti da un salotto buono di Via Montenapoleone. Ma se protestano questi cosa lanciano? Tartine con caviale e bulloni di Ferrari e Lamborghini? Fricchettoni. 
 
Delirium elettorale#20 (21/01/2013). Avverto sempre un senso di malessere quando un movimento politico si richiama a una "rivoluzione", anche se civile, a metafore militari (vero Monti?) o a cataclismi naturali (sarebbe stato meglio che il comico-politico non avesse usato il termine "tsunami", visto che nel 2004 hanno perso la vita 250 mila persone). La storia ci insegna che, spesso, le rivoluzioni (o come le volete chiamare) si sono trasformate in quello che volevano combattere. Non è tutto da buttare in questo nostro Paese e tagliare la testa al re non è mai stata la soluzione migliore. Ghigliottinari.
 
Delirium elettorale#21 (22/01/2013). Psicodramma per lo psiconano. Il PDL tenta disperatamente di sbiancare l'anima nera del partito, non candidando Cosentino e Dell'Utri (che giurano vendetta). Ora aspettiamo la caduta del lifting plastificato di Berlusconi per vedere la sua vera faccia. Rifatto.
 
Delirium elettorale#22 (22/01/2013). Sapete chi sono i "Manifestzkul"? Una delle razze del mondo tolkeiniano. Eh, sì. Assieme a hobbit, nani, uomini, elfi, orchi e mannari ci sono anche loro. Sono i geni che inventano gli slogan elettorali sui manifesti 3x6. Propongo una ricerca neuroantropologica per indagare sulle loro sinapsi e scoprire come fanno a inventare frasi idiote, ridicole, grottesche, soprattutto per quelle facce insulse che intendono promuovere. Mi verrebbe da dire in dialetto brianzolo: "Mi pigghiat p'u cul"? Taroccati.
 
Delirium elettorale#22bis (22/01/2013). A proposito, sui muri della nostra città (Potenza) campeggiano manifesti inquietanti di un movimento denominato MIR (come la stazione spaziale russa) con in primissimo piano la faccia di uno che assomiglia a Putin. Ma non è che hanno sbagliato elezioni? Quelle per la Duma saranno nel 2015. Disorientati.
 
Delirium elettorale#20bis (23/01/2013). Torno indietro perché è un tema che mi tocca. Monti evidentemente fa il furbastro. Cita ogni tanto il termine rivoluzione. Questa volta associato a "liberale". Sento puzza di zolfo. Anzi, puzza di rancido. E' il tanfo delle conquiste sociali, su sanità, pensioni, disoccupati, lavoro, inclusione, che lui spera di far marcire in maniera indefinita. La Bocconi, signori, non è Alessandria d'Egitto e i suoi figli non sono portatori sani del vangelo universale. Mistificatore.
 
Delirium elettorale#23 (25/01/2013). Nella vicenda Monte dei Paschi c'è qualcosa che non quadra. Il PD dovrà spiegare se vuole governare il Paese. Monti fa il Berlusconi. Strizza l'occhio prima a uno e poi all'altro. Bacchetta uno e l'altro. Insomma si vende. O tenta di farlo. Ma mi domando: nei 13 mesi di Governo, oltre a mungere i molti (lasciando ingrassare i pochi), aveva gli occhi e le orecchie foderati di prosciutto? Verità.
 
Delirium elettorale#24 (26/01/2013). Se è vero che una parte del gettito dell'IMU (sangue degli italiani) è finita al MPS, a chi ha fatto questa pensata e a chi ne ha tratto giovamento auguro, usando una colorita espressione delle mie parti, "Ve l'avira spenn r medicin". A proposito, mia figlia quando vede Berlusconi esclama "cuto" (che sta per "cornuto"). Soddisfazioni.
 
Delirium elettorale#24bis (27/01/2013). Nel giorno in cui viene certificata la demenza senile di Berlusconi, ricordiamo tutti i genocidi: ebrei, armeni e zingari, Rwanda e Burundi, cambogiani sotto i kmer rossi, birmani, cinesi vittime delle epurazioni di Mao, cileni e argentini sotto le dittature fasciste, e ancora Sudan, Somalia, Medio Oriente, Iraq, Afganistan e tutte le vittime dei conflitti dimenticati nel mondo. Quando caino uccide Abele è sempre male. Quando lo fa per politica, petrolio o altre ragioni, fosse anche uno solo, è genocidio. Orrori che non devono più ripetersi. Preghiere.
 
Delirium elettorale#25 (02/02/2013). Come vorrei che la campagna elettorale fosse già finita e si andasse a votare domani. Usando una tipica espressione ligure: "Nun i pozz vrè cchù" (per i non indigeni: "Non li posso più vedere"). Stufato.
 
Delirium elettorale#26 (03/02/2013). Avviso agli sciatori (dato il clima qui fuori) e non ai naviganti. Se il CS vuole perdere deve farsi trascinare nel clima da bettola di Caracas del Caimano. Se il CS vuole vincere lo deve ignorare e parlare alla gente e fra la gente di programmi e idee (in TV o in piazza, non importa). Sveglia.
 
Delirium elettorale#27 (03/02/2013). Monti oggi: “Gli italiani hanno buona memoria”. Già, Chiar.mo Prof., per questo le ricordo che lei il 23/12/2012 (Conferenza di fine anno) diceva “Se si abolisce l’IMU, l'anno dopo bisogna riproporla due volte più dura”; mentre il 29/01/2013 (piena campagna elettorale) “L'IMU detrazione da 200 a 400 euro; detrazioni per figli a carico fino a 800 euro. Questa riforma dell'IMU renderà l'imposta più equa e più progressiva”. Io me lo segno. Fosforo.
 
Delirium elettorale#28 (04/02/2013). Lo so che bisogna ignorarlo (l'ho pure scritto), ma questa merita. Invece di condono tombale io auspico una pietra tombale, ma sulla sua ex pelata. E questo nonostante sia arrivato Super Mario al Milan. Zombie.
 
Delirium elettorale#29 (04/02/2013). Fiat: stipendio, ma niente lavoro per i 19 operai Fiom di Pomigliano. Questa è l'Italia di Monti, Marchionne, Montezemolo, Casini e Fini? A me non piace per niente. Supercazzola.
 
Delirium elettorale#30 (08/02/2013). Non mi piace quando i mercati e la finanza devono condizionare le decisioni di un Governo, democraticamente eletto, di uno Stato sovrano; non mi piace pensare al mio Paese governato da giullari e buffoni (sia quelli che berciano e sputano in piazza, sia quelli che fanno le imitazioni alle convention); non mi piace quando i magistrati lasciano la toga ed entrano in politica, per me sono disertori; non mi piace se toccano scuola, lavoro, pensioni, sanità e, con la scusa del rigore, smantellano lo stato sociale costato sangue e sudore ai nostri padri; non mi piace quando la sinistra si professa tale, ma sotto sotto la pensa come la destra. Malinconia.
 
Delirium elettorale#31 (15/02/2013). Un consiglio spassionato al candidato premier del centro - sinistra. Caro Bersani, anche se sei sfigato, come dice Crozza, credo tu sia una persona affidabile. Quando, però, pianifichi le candidature, fai attenzione alle persone a cui decidi di far rappresentare te e il tuo partito nelle varie realtà regionali italiane. Distratto.

Delirium elettorale#32 (17/02/2013). Il Grillo urlante, dopo aver scacciato in malo modo un giornalista di Rai Tre, rifiuta, papescamente, di andare in TV. "La politica si fa nelle piazze", dice con piglio militaresco. Brutte cose la democrazia, le domande e il contraddittorio, eh Peppino? Meglio sbavare con lunghi monologhi. E' più comodo, vero? Fifone.

Delirium elettorale#33 (19/02/2013). Berlusconi al Corriere della Sera: "Se c'è un politico credibile in questo Paese questo sono io: ho sempre mantenuto le promesse fatte ai cittadini". Nessun commento. Barzellettiere.

Delirium elettorale#34 (21/02/2013). Sono contento per due motivi: 1 - è giovedì e il weekend si avvicina; 2 - è giovedì e domani sarà l'ultimo giorno di campagna elettorale. Urla, schiamazzi, berci, supidaggini, prese per il c..o (vogliamo parlare dell'ultima trovata satanica del nano per ingannare soprattutto le persone anziane?), rivoluzioni, tsunami e minchiate varie volgono al termine. Da lunedì pensiamo all'Italia, chiunque ci sarà. Sollevato.


Delirium elettorale#35 (21/02/2013). Ultimo delirio. Dedicato, con tanto di video, a tutti i mestieranti della politica, agli urlatori e populisti che predicano macerie e distruzione, ai nani ingannatori e fancazzisti, ai riciclati, trombati e faccendieri speranzosi di un posto al sole, ai banchieri e alla finanza che vogliamo fuori dal Governo e dal Parlamento e a tutti quelli che con il nostro sangue e i nostri sacrifici hanno ingrassato le loro tasche dal dopoguerra ad oggi. Passato (la dedica è un brevissimo pezzo del film "Il Marchese del Grillo").

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