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sabato 26 giugno 2010

Change happens everywhere

Embedo, via Catepol, un bel video sui repentini cambiamenti che Internet ha portato negli ultimissimi anni. Il filmato è in inglese e inizia con una serie di confronti che danno immediatamente l'idea di ciò che succede ora, nel presente (il passaggio da: i media analogici a quelli digitali, il comando e il controllo, alla comunicazione e alla collaborazione, la produzione di massa alla produzione tra pari, innovazioni chiuse a innovazioni aperte), e continua con una serie di numeri veramente impressionanti. Da vedere. Mi permetto, inoltre, di segnalare uno strumento utilissimo, soprattutto nell'ambito della didattica delle lingue straniere: Edocza. Il servizio dà la possibilità di rintracciare e scaricare documenti in vari formati e in numerose lingue. Infine, per portare un ulteriore contributo al tema già discusso qui sulla conoscenza come bene comune e sempre nell'ottica dei cambiamenti che l'evoluzione di Internet sta portando nel mondo, consiglio di leggere l'intervista a Wayne Mackintosh, fondatore di WikiEducator. Il tema è l'importanza delle licenze di tipo Creative Commons (CC) come vantaggio competitivo nel campo della formazione e dell'educazione nel mondo digitale, il cui principio motore dovrebbe essere: condividere la conoscenza gratuitamente. Secondo Wayne, le licenze CC sono "l'aria che il movimento Open Educational Resources (OER) respira. Sono il facilitatore legale per affrontare il complesso tema della proprietà intellettuale nel campo dell'educazione e della formazione, aiutandoci a spostarci da una cultura restrittiva a una libera e aperta". E' da rimarcare che uno degli obiettivi di WikiEducator è "sviluppare risorse digitali libere e gratuite da mettere a disposizione per supportare tutti i curricoli nazionali entro il 2015". In Nuova Zelanda sono già partiti con un'iniziativa sperimentale, chiedendo la collaborazione degli insegnanti per lo sviluppo e l'aggiornamento dei materiali, tramite il progetto OERNZ. Change happens now!


lunedì 17 maggio 2010

Social Media Revolution

Posto qui, anche per mio promemoria, la seconda versione del video "Social media revolution" che, tra i tanti pubblicati sul tema, mi sembra uno dei più sintetici e molto straight to the point. I tre dati che mi hanno maggiormente colpito, in ottica educativa, sono: oltre il 96 % dei millennial (nativi digitali) ha un profilo su un social network; se Facebook fosse un paese, sarebbe il terzo più popolato dopo Cina e India; uno studio recente dell'US Department of Education ha sottolineato come le prestazioni degli studenti online superino quelle dei loro colleghi impegnati in lezioni esclusivamente frontali. Sono temi già abbondantemente trattati in questo blog, ma fa riflettere come sia sempre più necessaria un'attenzione particolare verso il mondo dei natvi digitali che si sviluppa e cresce fuori dalla scuola e non solo in senso letterale, riferito alle mura dell'istituto, ma anche da un punto di vista "culturale" e di aproccio. Il senso del video è che si tratta di una vera e propria rivoluzione nel modo di comunicare. I ragazzi lo hanno afferrato al volo, la Scuola no. E a ciò si lega il fatto che i docenti di lingue straniere dovrebbero, per primi, guadare il fiume, con coraggio. Imparare una lingua diversa dalla propria è soprattutto un atto comunicativo e sociale e, perciò, non può prescindere dai mezzi che il mondo usa per comunicare. Von Humoldt diceva che "non si può insegnare una lingua, si possono al massimo creare le condizioni perché qualcuno l’apprenda". Ebbene, agli inizi del XXI secolo le condizioni, gli strumenti e la consapevolezza sono cambiati. E' ora che le istituzioni educative seguano la corrente e si adattino agli input che provengoni dal di fuori delle aule scolastiche, invece di ostinarsi a remare contro o peggio a volgere lo sguardo da un'altra parte.

domenica 11 aprile 2010

Appunti di viaggio...

Per viaggio, ovviamente, intendo viaggio sulla rete e sui blog che seguo. Ho trovato un sacco di cosette interessanti qua e là e così ho deciso di segnarmele:

- Un elenco variegato di infografiche sui social media, di cui fornisco un esempio (via Pingdom):




















- Un'infografica su come è cambiato il pubblico di Internet negli ultimi anni.

- Un counter carinissimo per "contare" e capire come ogni secondo che passa cambia la vita con e per i social network.

- Delle slide su comunità di pratica e social learning e sui nativi digitali.

- Il video in cui Adora Svitak spiega cosa gli adulti possono imparare dai bambini. Il video è in inglese, ma qui si può trovare un sintesi.



- Il video: The future of work, via Catepol.

venerdì 2 aprile 2010

Visual social media

Da due post: uno di Catepol e uno di Stephen Downes. I social media spiegati con un breve video (in inglese). Rapido, efficace, diretto. Da guardare.